Da 46 anni cittadino di Poggiomarino, mentre provo ad essere un buon marito e soprattutto un buon padre, faccio l’avvocato nello stesso studio in cui lavorava il mio grande papà.

Poggiomarino per me non è solo la città in cui vivo, ma è più simile ad una passione. È il luogo dove sono nato, dove mi sbucciavo le ginocchia da bambino, dove mi sono innamorato e dove ho deciso di far crescere la mia bambina.

Poggiomarino per me è un posto per cui vale la pena impegnarsi con l’obiettivo di migliorarla, ma stando attenti a farla rimanere anche un po’ com’è: sincera, solare e forte.
È per questo che ho deciso da qualche anno ormai di lavorare per noi. Perché non posso tollerare che questo nostro “posto” venga distrutto. Sento il dovere di conservarlo ed onorarlo per i nostri genitori che ce lo hanno regalato e migliorarlo per i nostri figli, affinché possano amarlo come io lo amo ora.

Mi candido a Sindaco per la seconda volta, perché siamo ad un punto di non ritorno, al confine tra una città che può riprendersi e un luogo da abbandonare. Chi ci ha già governato lo ha fatto male, per questo non dobbiamo lasciarglielo fare ancora.

Rialziamo la testa per noi, per i nostri figli, per la nostra città.

Rialziamo la testa, perché se non lo facciamo noi, non lo farà nessuno.

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