Cari concittadini,
ho scelto di candidarmi a Sindaco di Poggiomarino!
La mia candidatura nasce dopo un percorso che si è arricchito di esperienze e di persone, che mi hanno spinto a questa nuova avventura dopo quella straordinaria del 2016.

Il percorso formativo e di aggregazione va adesso orientato verso un’idea di amministrazione che riporti la nostra Poggiomarino al suo splendore.
Questo sogno per la nostra città necessita di una squadra coesa e vicina ai cittadini.
Ma anche di un programma di governo a lungo termine davvero vicino ai bisogni della città.

Tutti insieme. Rialziamo la testa.

I punti del programma

Una problematica che sembrerebbe “trasparente” essendo ormai divenuta parte integrante di ogni cittadino poggiomarinese, costretto a subire la inadeguatezza di scelte “tampone” che mal si adattano alla mutata realtà cittadina.

L’obiettivo, primario come altri, è quello di ripensare al piano traffico dell’intera città, sempre con una soluzione professionale e ragionata, che tenga conto delle varie realtà commerciali, imprenditoriali e, soprattutto, sociali presenti sul territorio.

Senza trascurare il problema dei parcheggi e della sosta a pagamento, che va rivista nei suoi risvolti pratici, con una riflessione che passa anche attraverso una sostanziale rimodulazione della stessa.

In particolare è necessario intervenire immediatamente per l’ampliamento di alcune strade di primaria importanza.

Via Fontanelle necessita di essere ampliata e riqualificata avendo una fondamentale importanza nella sua funzione di circumvallazione della città.

Altro importante intervento è quello relativo a Via Passarielli al fine di trovare definitiva soluzione agli ingorghi giornalieri di Via Turati, dovuti alla presenza dell’istituto “Da Vinci”.

Solo con l’intervento su questa strada sarà possibile ragionare della riqualificazione di via Turati che prevede un restringimento della carreggiata oggi impossibile senza alternativa.

Vi sono poi alcuni interventi più immediati quali i sensi di marcia di alcune strade che necessitano di un’inversione e/o eliminazione non trovando alcun ragionevole fondamento.

Per quanto concerne i rapporti con i cittadini urge istituire un punto di collegamento tra cittadini e amministrazione comunale, per esempio un indirizzo e-mail, ovvero il canale Telegram, dedicati alle segnalazioni, attraverso il quale ogni cittadino avrà la possibilità di informare l’ufficio tecnico comunale della esistenza di criticità riguardanti le strade comunali e i marciapiedi; dalla buca che si apre improvvisamente, al dissesto della sede calpestabile causato da qualsivoglia motivo; da lavori pubblici e privati eseguiti non a regola d’arte, alle più svariate insidie che siano pericolose per la pubblica incolumità.

Da subito andremo ad effettuare, con l’aiuto della cittadinanza, un monitoraggio dell’intera rete stradale comunale e delle aree comuni calpestabili, al fine di censire le criticità esistenti sulla rete stradale comunale e sulle aree destinate ai pedoni, come piazze e marciapiedi.

All’esito del monitoraggio, verrà redatto un piano di intervento straordinario per l’eliminazione dei pericoli alla circolazione, rimettendo in sicurezza strade e marciapiedi.

Con un sogno, quello relativo ai passaggi a livello della Circumvesuviana.

Uno dei temi di particolare interesse ma bistrattato dalla politica negli ultimi anni.

Un tema che necessita di uno slancio decisivo e di una promozione reale, che passi necessariamente attraverso una maggiore concertazione con le associazioni e le realtà sociali presenti sul territorio.

E ciò dapprima attraverso un censimento di tutte le situazioni che necessitano di assistenza. Dai nuclei di famiglia con soggetti diversamente abili, con soggetti affetti da grandi patologie, con minori a rischio, e che versano in condizioni economiche disagiate.

Dopo questo screening è necessario intervenire nelle singole direzioni perché il Comune si affianchi al cittadino in difficoltà, con iniziative dedicate.

Occorre che le strutture si adeguino alle necessità della collettività e, in particolare, di quella parte di essa maggiormente bisognevole di attenzioni specifiche.

Va interpellato da subito l’Ambito sociale, cui Poggiomarino partecipa, per avere contezza dei servizi resi dall’Ambito a fronte della quota di partecipazione che il Comune versa per l’appartenenza.

E soprattutto pretendere che molti dei servizi dovuti vengano effettivamente offerti a Poggiomarino.

Vi è poi la necessità di pensare alla creazione di un asilo nido comunale, i cui servizi siano destinati alle famiglie con i genitori che lavorano e figli piccoli.

In un periodo difficile come quello post Covid-19 è necessario che il Comune sia presente e provveda ad una seria politica di affiancamento delle fasce più deboli, assicurando il maggior numero di servizi possibile.

Si pensi poi a servizi per il cittadino di immediata istituzione come le cure termali per le persone più anziane, ad un efficiente servizio di assistenza per i cittadini affetti da gravi patologie ed i loro familiari; un efficiente servizio di accompagnamento degli alunni diversamente abili.

Alle associazioni presenti sul territorio si dedichi la maggiore considerazione sia in termini di contribuzione più equa sia nell’assicurare loro una sede agevole, che ben si presti alla socializzazione tra le stesse associazioni.

Anche questo tema ha una sua particolare rilevanza, atteso che, attraverso una politica vicina alle imprese, è possibile ridare slancio all’intera comunità cittadina.

Negli ultimi anni emerge il tema dell’esodo di numerose imprese piccole e medie dal territorio cittadini perché incapaci di realizzare una sede operativa adeguata al percorso di crescita delle singole aziende, oltre che per l’inadeguatezza delle infrastrutture cittadine.

A tal proposito, appare necessario affrontare il problema circa la realizzazione di una zona dedicata alle imprese, con le sue ovvie, positive ripercussioni sulla città e sulle imprese che ad essa accedano.

A ciò si aggiunga una ragionata politica di adeguamento delle infrastrutture cittadine alle realtà imprenditoriali, soprattutto di medie e grandi dimensioni.

Appare poi necessario creare una rete di collaborazione e scambio tra le aziende poggiomarinesi prevedendo una serie di iniziative promozionali che favoriscano la diffusione dei prodotti di eccellenza del territorio soprattutto agricoli.

Altro tema di elevata centralità.

Una rinascita della città non può prescindere dalla cura di quanto esistente.

Tutta la città è carente di manutenzione, ordinaria e straordinaria.

Le poche opere realizzate di recente sono in uno stato di abbandono che le sta deteriorando e rendendo inservibili.

Tale stato di cose è assolutamente inaccettabile e va da subito affrontato e risolto.

Pensiamo, ad esempio, alla mancanza di manutenzione delle strade cittadine, ormai infestate da erbacce, dei parchi, o pseudo tali, degli edifici pubblici, tutti abbandonati e privi di cura.

Ebbene, vogliamo concentrarci sulla predisposizione di un adeguato programma di manutenzione, soprattutto ordinaria, al fine di rendere la città più vivibile e, perché no, più bella.

In particolare è necessario intervenire sulla cura di tutti i parchi cittadini, le aiuole, l’arredo urbano le fontane pubbliche, la segnaletica stradale.

Vi è poi Longola che da problema diventi finalmente una risorsa, cercando di andare a fondo sulla questione dei reperti ritrovati nel sito e non più presenti in loco, che rappresenterebbero una vera risorsa per il rilancio del Parco. Tale rilancio non potrà certamente prescindere dalla predisposizione di un programma di gestione del sito appetibile per chi vi fosse davvero interessato, confrontandosi con la Soprintendenza.

Poggiomarino torni finalmente pulita e curata come i Poggiomarinesi la vogliono.

Anche questo tema sembra ormai essere acriticamente subito dai cittadini, i quali, il più delle volte, sono costretti a subire il disordine della “giungla” di provvedimenti di imposizione della tassazione senza che, nel corso degli anni, al fianco delle novità normative in materia, si sia accompagnata un’adeguata e dovuta campagna di informazione e chiarezza rivolta agli abitanti.

Molti di essi hanno dovuto delegare la risposta a quesiti legittimi, a professionisti del settore oppure alle Autorità preposte, ricevendo risposte parziali o, addirittura, contrastanti.

Tale problema va affrontato con una sensibile e massiccia campagna di informazione che tenga conto, soprattutto, del cittadino medio, poco avvezzo ad affrontare i costi e le lungaggini della giustizia.

A ciò si aggiunga la necessità di ripensare ad un’attività più stringente e proficua in termini di recupero di partite pregresse.

Tale servizio, ancorché esternalizzato, è completamente sfuggito al controllo dell’Ente in una deriva di inadempimento contrattuale.

Occorre poi pensare ad una maggiore possibilità di esenzione per le imprese maggiormente colpite dalla crisi derivata dalla pandemia per Covid-19, secondo dei parametri ben specifici.

Tale argomento rappresenta uno dei problemi maggiormente sentiti dai poggiomarinesi.

A Poggiomarino si è enfatizzato il distacco dei rioni periferici dal centro cittadino.

Non si rinvengono provvedimenti tesi ad arginare tale enfasi, con la conseguenza che alcune zone della città sono completamente abbandonate a se stesse e lontane dalla considerazione che, invece, meritano.

D’altra parte non poteva essere altrimenti, visto il degrado dello stesso centro città.

Le periferie devono essere per la città il motivo di riscatto, con un necessario adeguamento delle infrastrutture ed un rilancio delle attività imprenditoriali presenti. Oltre poi ad una ovvia riqualificazione di interi rioni, anche molto popolosi quali Fornillo, Via Turati, Via Delle Mura, Flocco.

Perché il rilancio di una parte della città, come della città stessa, passa attraverso l’attenzione e la rivalutazione anche delle zone più periferiche, ma dense di popolazione e di storia.

E soprattutto istituendo un canale di collegamento tra il centro cittadino e le periferie stesse.

Anche in tale senso va riscontrata la totale assenza di dedizione da parte della politica.

Ne è prova l’indifferenza, a volte addirittura insofferenza, dei residenti rispetto ai cittadini comunitari e non, che la nostra città ospita.

Essi stessi, spesso, vivono una condizione di assoluto disagio legata alla assenza di provvedimenti adeguati di integrazione.

In tal senso, la politica non può latitare e il problema va affrontato da ambo i lati, al fine di avviare una compiuta opera di integrazione tra gli appartenenti alle varie etnie, talvolta apparentemente incompatibili.

La nostra proposta prende sicuramente le mosse da una forma di censimento di questi nostri ospiti e l’instaurazione di organi dedicati a tale popolazione.

Abbiamo, in primo luogo, la volontà di capire la causa del vergognoso problema che affligge la nostra comunità.

Infatti, ad oggi, nonostante esso rappresenti una delle piaghe irrisolte, manca, in sostanza, una spiegazione univoca, incontestata circa l’origine del problema.

E come è possibile parlare di soluzioni in mancanza di una descrizione puntuale e verosimile delle cause?

Ecco, il nostro impegno avrà come primo ed ineludibile inizio quello di fotografare tecnicamente le cause del dissesto, per poi approntare, con l’ausilio di tecnici qualificati, le possibili soluzioni da attuare.

Il problema, che non appare assolutamente di facile ed immediata soluzione, potrà certamente essere meglio affrontato se, nel frattempo, si attueranno interventi, anche in termini di istituzione di servizi, che possano mitigare i disagi sofferti dai cittadini.

Come ad esempio l’istituzione di un servizio di pronto intervento che possa appunto essere presente, in occasione dei fenomeni atmosferici di maggiore rilevanza, al fianco dei cittadini bloccati in strada o in casa, contattabile attraverso un’utenza telefonica dedicata e con l’ausilio di mezzi adatti a tale tipo di interventi.

Parallelamente necessita un incessante lavoro di pressione con i vertici della Regione deputati alla soluzione di tali problemi, non ultimo quello relativo alla realizzazione del sistema fognario cittadino.

Anche questi temi stanno particolarmente a cuore al nostro progetto.

I giovani devono potersi aggregare in modo sano, per questo la riqualificazione civica che abbiamo in mente non può prescindere da una cura particolare dedicata alle infrastrutture che possano rilanciare l’aggregazione dei giovani e degli sportivi.

In particolare va affrontata l’annosa vicenda legata allo Stadio Europa: il nostro ambizioso progetto prevede il trasferimento dello stesso rispetto all’attuale inadeguata sede, e la successiva conversione dello spazio in un polmone verde che possa ospitare famiglie con bambini e non. Il nostro progetto, cavallo di battaglia di questa tornata elettorale, vuole l’installazione di giostrine ed aiuole per offrire ai più piccoli lo spazio pubblico dedicato al gioco, che meritano da sempre.

Inoltre, abbiamo pensato al rilancio delle piste ciclabili, decisamente carenti e sparse insensatamente sul territorio, senza alcun filo logico.

Per non parlare del prezioso contributo delle associazioni dilettantistiche sportive ed al loro contributo mai adeguatamente valorizzato.

Con nuovo slancio per il Forum dei Giovani, quale strumento di aggregazione e valorizzazione dei giovani del territorio. Diventi esso il volano perché i giovani stessi diventino protagonisti del futuro di Poggiomarino. Con più sostegno e maggiore organizzazione, il Forum deve diventare fondamentale per la crescita della fascia dei giovani di Poggiomarino.

Appare ormai necessaria una politica di lancio e rilancio del territorio e delle sue eccellenze.

Il riferimento è, chiaramente, alla produzione artigianale, talvolta di eccellenza, cui mai si è dedicata una attenta politica di promozione che potesse far emergere tali produzioni facendole uscire dai ranghi cittadini o addirittura rionali.

Gli Enti e le Aziende pubbliche sono posti di fronte a sfide sempre più difficili, per le quali spesso l’unica alternativa è recuperare risorse interne mediante incrementi dei livelli di produttività ed efficienza.

È necessario liberare risorse per aiutare i più deboli ed incentivare il lavoro locale.

E ciò sarebbe possibile con una serie di eventi che riescano a portare visibilità a tali realtà sconosciute ai più.

Per quanto, invece, attiene all’ambiente tanto vi è da fare.

Dapprima vanno risolte annose questioni mai affrontate e che rappresentano un pericolo immediato per la popolazione.

Il sito di via Siscara, nato in seguito all’emergenza rifiuti di alcuni anni fa, mai bonificato né manutenuto, in cui sono celate grosse quantità di rifiuti a contatto con il terreno sottostante.

La questione relativa alle antenne di telefonia mobile, la cui disciplina è ancora oggi oggetto di un regolamento del 2005, che va certamente rivisto e integrato.

I roghi cittadini nel periodo estivo, su cui è necessario intervenire con un maggior controllo del territorio.

E poi uno sguardo al futuro:

alle energie alternative prevedendo lo sfruttamento delle coperture piane degli edifici comunali per l’installazione di pannelli fotovoltaici;

alla introduzione nel regolamento edilizio comunale di norme che guardino alla tutela dell’ambiente;

ad una maggiore formazione sul progetto plastic free, con il coinvolgimento delle scuole e delle associazioni, in un processo di formazione e apprendimento;

alla ideazione di un concetto di orti urbani a disposizione della collettività in cui il Comune assicuri i servizi essenziali e proceda poi con l’affidamento ai privati richiedenti.

Altra lotta di estrema importanza resta la lotta al randagismo che soltanto con la costruzione di un parco canile può essere avviata e combattuta. Il parco canile potrebbe essere gestito dalle volontarie delle associazioni pronte a seguire l’iter dei cuccioli: dal prelievo in strada, alla cura, fino ad una possibile adozione.

Sarebbe sicuramente prevista una ambulanza disponibile con un veterinario all’interno. Un parco che diverrebbe casa per i randagi del nostro paese. Con la creazione quindi di un circolo virtuoso che prenda le mosse dal prelievo dell’animale randagio dalla strada, la sua cura e soggiorno nel parco canile e la successiva adozione.

Questo tema riveste una fondamentale importanza nell’ambito del programma di amministrazione che abbiamo in mente. E ciò principalmente perché il tema coinvolge direttamente quelle fasce di popolazione che devono considerarsi protagoniste del futuro di Poggiomarino: i bambini, gli adolescenti e i giovani.

Un’attenzione sempre maggiore quindi deve essere rivolta alle strutture scolastiche con un’adeguata, programmata e puntuale manutenzione degli stessi. Il tutto in un’ottica di sicurezza e confort per gli alunni e le loro famiglie. Non si improvvisino più gli interventi ma si provveda per tempo, con una programmazione attenta e una collaborazione costante con i dirigenti scolastici.

La Biblioteca comunale continui nella sua funzione di centro di aggregazione per giovani e non.

È doveroso dare lustro ai nostri concittadini che si distinguono nella scrittura, autori di pubblicazioni di valore. Le loro opere e presentazioni devono diventare momento centrale di eventi.

Così come quegli eventi cui i poggiomarinesi sono da sempre legati: il Carnevale Poggiomarinese, la Festa del Santo Patrono, il Presepe vivente di Boccapianola. Questi eventi rientrino in un percorso di crescita e di miglioramento con la vicinanza dell’Ente con risorse e strutture.

Anche tale problematica riveste un’importanza assoluta, rispetto al rilancio della città. Una città sicura è una città vivibile. In tal senso, non può prescindersi da un serio tavolo di concertazione con gli organi preposti alla tutela della sicurezza e della incolumità dei cittadini. È necessario pretendere una sempre maggiore presenza sul territorio, diurna ma soprattutto notturna, delle forze dell’ordine. Come anche intervenire con mirati provvedimenti di competenza sindacale, nella direzione delle problematiche più scottanti riscontrabili sul territorio.

Nessun sviluppo economico e sociale è possibile se non sono garantiti i livelli minimi di sicurezza pubblica e di convivenza civile.

La comunità Poggiomarinese e il suo territorio necessitano di interventi urgenti nel settore sicurezza pubblica che, come tutti i cittadini Poggiomarinesi hanno constatato personalmente, è stato completamente ignorato dalle passate amministrazioni. Immobilismo, sottovalutazione e superficialità hanno determinato l’attuale situazione di insicurezza generalizzata, degrado delle periferie e inefficienza e/o assenza totale dell’azione di controllo del territorio prevenzione e repressione delle illegalità.

Questi i quattro punti di attuazione del programma su cui lavorare nei prossimi anni:

  • Intraprendere immediatamente e con urgenza ogni iniziativa possibile, diretta ad implementare l’organico del comando di Polizia Municipale di Poggiomarino, oggi scandalosamente sottodimensionato e impossibilitato a garantire il controllo del territorio e lo svolgimento delle numerose competenze che gravano sul settore.
  • Sviluppare un progetto di videosorveglianza che preveda l’installazione e la manutenzione di videocamere nei punti strategici del nostro territorio. Tale realizzazione consentirà alla Polizia Locale e alle Forze di Polizia di aumentare la capacità di controllo del territorio e la repressione dei reati.
  • Richiedere al Ministero dell’Interno – Dipartimento della Pubblica Sicurezza – la realizzazione sul nostro territorio di un distaccamento dei Vigili del Fuoco. Non è accettabile che i presidi più vicini siano quelli di Nola e Castellammare di Stabia. Porteremo all’attenzione del Ministero i dati che dimostrano tempi di intervento non compatibili e non sufficienti a garantire rapidità e efficacia dell’azione di soccorso pubblico, che allo stato vede i cittadini di Poggiomarino non tutelati sotto questo profilo.
  • La presenza sul territorio comunale di un numero indefinito di clandestini non censiti all’anagrafe crea serie difficoltà di programmazione e amministrazione della cosa pubblica e del bene comune. Pertanto, riteniamo di doverci impegnare per mettere in moto una serie di azioni volte ad individuare le persone che vivono a Poggiomarino in clandestinità, spesso in condizioni disumane e non accettabili per un paese civile. Ogni proponimento sarà effettuato nell’interesse delle stesse persone che vivono nell’ombra, spesso sfruttati, senza cure mediche e senza diritti. La nostra priorità resta e sarà sempre la tutela “della persona quale essere umano e la sua dignità”, con pari diritti e pari doveri di un cittadino Poggiomarinese.

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